La voglia di maternità è un desiderio naturale, istintivo, fisiologico e biologico.
È complesso e ingiusto negare ad una donna di diventare mamma. Sono sempre più avanti negli anni le italiane che decidono di avere il primo figlio, il 34,7% delle neomamme ha superato i 35 anni di età.
Il desiderio di maternità è intimamente radicato nelle tradizioni socio popolari di tutte le civiltà e alle volte può diventare una scelta condizionante.
Essere mamme deve essere considerato e rispettato in tutte le sue manifestazioni; la sua irrealizzazione può diventare un problema e per tale motivo occorre prestare la dovuta cautela e attenzione.
La gravidanza nella donna è un percorso faticoso e alle volte può essere anche complicato. Se nel fisico vi è qualche debolezza nascosta, essa verrà manifestata in una condizione morbosa di malattia.
Tutto questo avviene nella donna anche relativamente giovane ed è chiaro che il problema si possa amplificare nella donne più avanti nell’età, quando il passare del tempo tende ad indebolire il fisico che sotto l’impegno della gravidanza evidenzia con maggior intensità condizioni di sofferenza.
Aumentano le patologie mediche ostetriche coinvolgenti gli apparati funzionali basilari, come il cardio circolatorio, emocoagulativo, epatico o renale. Il rischio alle volte può essere severo, sia per la madre che per il feto. Aumentano in sala parto le complicanze ostetriche come il distacco della placenta, patologie dell’impianto coriale (cioè della placenta), dell’unita vascolare materno fetale, patologie uterine come le gravi emorragie post partum.
Il lavoro del medico ostetrico è delicato e alle volte anche complesso. Per tale motivo è consigliabile rivolgersi a professionisti specializzati in management ostetrico di secondo livello, che lavorino in centri parto in cui sia disponibile una adeguata assistenza ostetrica con reparto di terapia intensiva neonatale.
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