Ostetricia

L’importanza dell’assistenza al parto

Le azioni compiute durante l’assistenza al parto sono di fondamentale importanza per la valutazione dello stato di salute del feto e della mamma. Gli esami eseguiti consentono di stabilire quando portare la donna in sala parto e di garantire una totale sicurezza ad entrambi i pazienti.

In cosa consiste l’assistenza al parto

L’assistenza al parto prevede una serie di accertamenti medici e la presenza di un’ostetrica fin dall’arrivo in ospedale. La prima fase prevede una visita ostetrica, durante la quale verrà verificata l’eventuale rottura delle acque, la presenza di contrazioni e, eventualmente, in che frequenza, se è già stato liberato l’intestino (in caso contrario verrà eseguito un clistere). Nel corso della visita l’ostetrica valuterà inoltre la dilatazione dell’utero, stabilirà l’esatta posizione del feto, eseguirà l’auscultazione del battito cardiaco del feto, misurerà la pressione sanguigna, la temperatura corporea e il battito cardiaco, eseguirà l’esame delle urine della mamma per verificare la presenza eventuale di zuccheri e proteine.

La durata del travaglio varia da paziente a paziente: in media per il primo figlio è di 13 ore, mentre per il secondo non supera le 7 ore. Il travaglio si allunga al diminuire dell’intensità delle contrazioni. Il bambino può nascere solo quando il collo dell’utero è completamente dilatato (diametro di 10 cm). Terminato il parto la paziente dovrà rimanere in sala parto insieme all’ostetrica che la assisterà per l’espulsione della placenta.