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Chirurgia Ginecologica

Ginecologo Dr. Luigi Cetta, specializzato in Infertilità e Sterilità della coppia

Chirurgia Laparoscopica

Dr. Luigi CETTA 

La laparoscopia ginecologica è un intervento operatorio poco invasivo che consente l’esplorazione, la valutazione, il prelievo di frammenti di tessuto per successivi accertamenti istologici e in certi casi anche il trattamento, degli organi e delle strutture dell’apparato riproduttivo femminile. Da punto di vista generale, la laparoscopia è una tecnica di tipo chirurgico che ha trovato larga applicazione in diversi ambiti e non solo in quello ginecologico. Proprio per le sue caratteristiche di bassa invasività, questa metodologia ha modificato in modo radicale molte procedure sia di tipo diagnostico che terapeutico. La laparoscopia ginecologica permette, infatti, decorsi post operatori meno pesanti per la paziente, diminuisce i rischi operatori e le complicazioni e vengono ridotti in maniera considerevole il tempo di guarigione e la durata della permanenza in ospedale.

La laparoscopia ginecologica viene di norma condotta da un medico specialista in ginecologia. La procedura chirurgica si avvale di uno strumento specifico chiamato laparoscopio costituito da un tubo flessibile di diametro inferiore al centimetro che viene inserito nella cavità addominale e nello scavo pelvico attraverso una minima incisione della cute. L’apparecchio è provvisto di una sorgente di luce e di una mini videocamera ad alta risoluzione collegata a uno schermo che permette al medico di osservare anche i minimi dettagli e di portare a termine con successo l’intervento.

La strumentazione necessaria per procedere a prelievi bioptici di tessuto e anche all’esecuzione di interventi terapeutici veri e propri viene introdotta attraverso piccole soluzioni di continuo della pelle. In ambito ginecologico, la laparoscopia serve per le diagnosi soprattutto di natura oncologica, ma anche per l’asportazione di neoplasie benigne o maligne che possono interessare l’utero e l’ovaio (ad esempio carcinomi, fibromi, endometriosi).

È necessaria l’anestesia generale e, oltre all’incisione cutanea per l’inserimento del laparoscopio, ne possono essere praticate altre (2-4) per fare passare gli strumenti necessari all’intervento. La durata della procedura è variabile in quanto strettamente dipendente dal tipo di intervento da svolgere.

Sono diverse le situazioni per le quali è indicato effettuare la laparoscopia ginecologica. Come strumento diagnostico può, infatti, essere impiegata in caso di:

  • Cisti o tumori delle ovaie
  • Raccolte ascessuali o aderenze tubariche; · endometriosi
  • Gravidanze extrauterine
  • Infertilità

Se utilizzata in maniera terapeutica, le indicazioni possono essere:

  • Asportazioni di leiomiomi (tumori benigni) localizzati in sede sottosierosa e intramurali
  • Drenaggio di raccolte ascessuali tubariche e adesiolisi (recisione di aderenze)
  • Asportazione di cisti ovariche
  • Rimozione di endometriomi ovarici

L’intervento non è doloroso perché svolto in anestesia generale. Al risveglio è però possibile che la paziente avverta dolori peraltro dominabili mediante l’assunzione di farmaci analgesici.

Dott. Luigi Cetta Ginecologo

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